“Il corno è come d’oro, e cavo, e ha mille ramificazioni. Con quel corno vincerà e dissiperà tutte le corruzioni dei malvagi.”
Jorge Luis Borges, Il libro degli esseri immaginari, Adelphi.
Statuta di Jilin, Pechino |
Le origini dell’unicorno, che inizialmente non viene raffigurato come lo consociamo noi oggi, sono da ricercare in Oriente, tra l’India e la Cina. La prima descrizione di questo animale mitologico la si trova nel gran libro Li-Ki - il Libro dei Riti di Confucio (206 a. C.-8 d. C.) - insieme ad altri tre animali di buon augurio: il drago, la tartaruga e la fenice. Insieme questi 4 animali rappresentano i punti cardinali.
Qui viene chiamato “Qilin” (麒麟) ed è rappresentato come un grande cervo con coda di bue e zoccoli di cavallo, fornito di un solo corno, dai peli dorsali di cinque colori e da quelli del ventre gialli e bruni.
Tra le caratteristiche riportate nel Li-Ki si trova inoltre: non calpesta erba viva né uccide animali viventi; compare quando appaiono sovrani perfetti, e la sua comparsa è di cattivo auspicio se viene ferito. E’ quindi sin da subito caratterizzato come un animale benefico e legato ad eventi straordinari.
Quello che mi sembra molto interessante e che scardina un po' la credenze popolari è che l’associazione di questo animale mitologico all’arcobaleno non è un retaggio kitsch degli anni Ottanta, meglio dei cartoni animati in stile “My little pony”. Non è neanche una recente invenzione gayfriendly da emoticon per i social media, ma ha un antica origine nel cuore dell’antica tradizione cinese.
Questo aspetto conferma a mio avviso ancora una volta come nell’inconscio collettivo - prendo questo termine dal grande ricercatore sul mito C. G. Jung - la diversità e la molteplicità sia intrinsecamente legata alla speranza e al buon augurio.
Il mito dell’unicorno si radica nell’Occidente medievale conservando gli elementi simbolici
fondamentali: la scontrosità, il carattere mirabile del corno, il rapporto con la salute, con le acque, con la vergine, con l’albero. Arriva fino a noi con tutto il suo bagaglio di meraviglia e magia.
Commenti
Posta un commento