“Solo per un secondo vidi Persefone, con la melagrana in mano, mentre si condannava agli Inferi. Ero io la sua condanna? Ade in persona, che bramava la primavera, la rubava e la condannava a una notte infinita.”
Vi ricordate il mito di Ade e Persefone?
Una storia d’amore impossibile raccontata nel mito, raccolta da Ovidio, attraverso gli occhi della madre della fanciulla-primavera, ovvero Demetra.
La madre disperata quando non trova più la figlia, lasciata con le amiche nei campi a raccogliere fiori, i papaveri in particolare, sfida umani e dei con l’obiettivo di ritrovarla.
La sua arma sono: la fertilità’, il grano, il nutrimento che proviene dalla terra - la vita in altre parole -, e sua figlia, Persefone, ne è l’esplosione massima: la Primavera. Senza sua figlia, lei può decidere di privare gli uomini del nutrimento della terra. Questo è il suo ricatto.
Ma cosa è successo veramente ? Dove è finita Persefone?
Il mito narra che Ade si sia innamorato di lei e l’abbia rapita. Ade e’ il dio degli Inferi, fratello di Zeus e insieme a lui e a Nettuno, la divinità più importante dell’Olimpo, tanto che si può dire che si tripartiscono il potere sui mortali: cielo, mare e inferi.
Ma a ben pensarci i morti sono infiniti e più dei vivi, da tempo immemore popolano il regno di fuoco e ossa guidato da Ade. Tanto che Zeus e’ quasi succube di questo suo fratello e non può negargli la propria figlia Persefone, avuta da Demetra.
Deve per forza trovare un accordo.
Ma qui sembra una decisione fatta da terzi sulla pelle di Persefone. Cosa vuole veramente questa fanciulla? Cosa ci tramanda il mito a riguardo? E’ semplice vittima di questo rapimento?
Persefone sa benissimo che non può mangiare nulla nel regno di Ade, se non vuole restarci e infrange questa unica regola mangiando dei chicchi di melograno.
Il melograno diventa così simbolo invincibile di fertilità, del collegamento che avviene in seno all terra stessa tra vita e morte. E quindi se ci si pensa siamo nel cuore della madre terra, di Demetra dunque, vera regina della vita e della morte. La terra come luogo in cui germogliano e da cui nascono le creature e a cui tutte tornano.
Persefone ne e’ il tramite e con il suo atto ribelle decide per l’amore di Ade, senza rinunciare a quello per sua madre compiendo ogni anno con il suo ritorno dal mondo degli Inferi il ciclo infinito delle stagioni.
Il collegamento tra Edward, il vampiro, e il dio degli Inferi mi pare l’aspetto più originale del romanzo Midnight Sun, per il resto a dir poco azzardato, che ci propone Stephenie Meyer.
Il mito del sangue considera questo fluido corporeo l’essenza vitale, il cuore della vita stessa e appunto il vampiro attraverso il sangue si nutre di vita. L’aspetto sessuale, su cui si è parlato in riferimento a Dracula di Bram Stoker, emerge evidentemente anche nel caso dell’attrazione di Edward nei confronti di Bella. Il profumo del suo sangue è irresistibile.
“Non avevo nemmeno immaginato che potesse esistere un profumo del genere. Se lo avessi saputo, sarei andato a cercarlo molto tempo prima. Avrei passato al setaccio il pianeta, per trovarlo. Potevo immaginarne il sapore.”
Il desiderio e la brama sessuale in questo caso coincidono con il desiderio di morte, di uccidere, in uno sposalizio tra Eros e Thanatos che rendono tale combinazione irresistibile alla pulsione autodistruttiva che ognuno di noi ha dentro.
Il fatto che Edward si commiseri e per tutto il romanzo cerchi di convincere Bella a non amarlo, senza però del resto riuscire a starle lontano lo rendono ai miei occhi, nella sua insicurezza, molto meno attrattivo di quanto ci aveva voluto far credere Bella in Twilight.
Mentre lei lo vede come un dio, e quindi nella sua potenza gli poteva permettere tutto, qualsiasi aspetto negativo per quanto orrendo e sanguinario, lui presenta se stesso come un mostro. Ma forse divinità e mostruosità non sono poi due poli così opposti come siamo soliti credere.
Bella recensione, anch'io ho trovato i tuoi stessi difetti. Mi piaceva molto di più Edward di twilight
RispondiEliminaDevo dire che io non ho mai letto la saga originale e non ne sono mai stata attratta. per cui difficilmente credo leggerò questo libro. Grazie per la recensione perché comunque ne hai evidenziato pregi e difetti
RispondiEliminaNon sentivo il bisogno di questo nuovo libro, mi sarebbe piaciuto leggere la storia di un altro personaggi di questo mondo.
RispondiEliminaL'approfondimento su Persefone è stato molto interessante ;)
HO letro la saga da ragazzina ma non so se leggerò questo nuovo libro. Non sono una fan sfegatata e per ora a to bene così. Forse lo prenderò in mano più avanti per una lettura leggera ma non mi aspetto nulla
RispondiElimina