Passa ai contenuti principali

La storia d'amore più bella del mondo: intervista agli autori del romanzo e ideatori di Libri Sottolineati


Ci salutammo con un bacio e un abbraccio che sembrava infinito, poi la guardai salire sul treno e mentre lei andava via da me e io andavo via da lei, entrambi tornammo da noi stessi.

Tornare a sé significa tornare a casa, al proprio cuore, ai desideri e ai sogni che fanno bella la vita…”


Tornare a sé, essere se stessi, non vuol dire solo ritrovare e fare nostre le cose belle che appartengono alla sfera del piacere, ma anche ciò che rientra nella sfera del dovere, come i nostri valori, i nostri ideali, ovvero ciò in cui crediamo a prescindere da tutto il resto.


Come ho scritto subito ad Antonio, che gestisce anche la pagina @librisottolineati su Instagram, questo libro, La storia d'amore più bella del mondo, mi è piaciuto molto perché prende posizione.


Cosa intendo dire? Che in una società come la nostra, una società fluida dove tutto è lecito, scrivere un libro che esalta i valori anche cattolici della famiglia in contrapposizione all’egoismo del lasciarsi andare alle passioni rappresenta a mio avviso una netta presa di posizione.


Penso che si possa essere d’accordo o meno con questa posizione, soprattutto per quanto riguarda i valori di riferimento che possono variare di persona in persona in relazione alla propria cultura, educazione, vocazione, e non devono essere per forza gli stessi per tutti, tuttavia ciò che conta è il fatto che in una relazione non bisogna mai tradire se stessi.


La storia d’amore più bella del mondo, la storia che ci racconta Mirko, il protagonista e narratore,  è proprio questa, il fatto che alla base di ogni relazione d’amore bisogna amare innanzitutto se stessi e quindi anche le proprie idee. Solo accentandole e potendole vivere nella relazione con l’altro, non importa chi sia questo altro, si possono gettare le basi solide per una famiglia.


Allora la famiglia diventa casa, perché ci si sente a casa, perché si può essere se stessi.



“Noi trascorriamo l’esistenza a rincorrere le passioni, a vivere in modo fiabesco i sentimenti e a colorare di rosa ogni istante romantico, nella convinzione sia il massimo che si possa pretendere dalla vita, finché non diventiamo genitori e improvvisamente capiamo che le storie d’amore più belle del mondo sono i nostri figli.”




Vi lascio anche una delle poesie vincitrici del concorso che mi è piaciuta di più:


“Sarai l’orizzonte 

oltre cui sognerò di navigare 

e l’onda impetuosa

che tenterà di opposi al mio viaggio.”

- Camilla Costanzo






Intervista a Gaetano Berardinelli e Antonio Roberto, autori del romanzo:



1. Volete raccontarci qualcosa di voi? 



Gaetano Berardinelli, nasce a Nocera Inferiore in provincia di Salerno il quindici dicembre 1984. Laureato in marketing, dal 2005 imprenditore nel settore eventi e comunicazione, in Italia e all’estero. Le sue passioni sono gli sport estremi e la poesia. Per lui non esiste cosa non realizzabile, odia ogni forma di razzismo e pregiudizio.


Antonio Roberto, nasce a Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno l’otto novembre 1983. Specializzato in social media, imprenditore nel settore marketing e comunicazione. Le sue passioni sono i viaggi e i romanzi. Per lui esplorare cose nuove significa vivere, ama gli animali e le persone nobili di cuore.




2. Come è nata questa storia?



Una storia d’amore, quella raccontata nel romanzo, di cui si attende con curiosità l’epilogo da un po’ di tempo: sette anni fa, infatti, Gaetano Berardinelli pubblicò un breve video diventato in poco tempo virale e che oggi è diventato anche il titolo del romanzo. Legati da un rapporto professionale e di amicizia, Gaetano Berardinelli e Antonio Roberto si sono dati il tempo di riflettere per decidere come andava raccontata nel miglior modo possibile quella storia protagonista nel video: la scelta è stata quella di mettere tutto nero su bianco grazie anche alla collaborazione con @librisottolineati e New-Book Edizioni, che hanno sposato subito il progetto.


Per esprimere un mio stato d’animo personale, sette anni fa realizzai un semplice video, pieno di errori, montato con il mio smartphone. Rimasi stupito nello scoprire che, ad una sola settimana dalla pubblicazione su YouTube, quel video aveva raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni e condivisioni. A me interessava solo raccontare una storia, una bella storia d'amore, lasciando spazio a chi la seguisse di immaginare il finale migliore per sé” commenta Gaetano Berardinelli, che aggiunge: “Quel videoclip dal titolo "La storia d'amore più bella del mondo", oggi insieme ad Antonio Roberto e il nostro modo di immaginare la realtà, ha dato vita alla storia di Mirko e Sofia una storia attuale piena di emozioni con un finale che lascerà tutti senza parole e da semplice progetto chiuso in un cassetto, è diventato un romanzo. Complici le vicissitudini di questa maledetta pandemia che ha reso impossibile abbracciare le persone che amiamo e tutte le restrizioni che stiamo vivendo, ci hanno portato a prendere carta e penna, spingendoci a colmare quel vuoto con le parole, in un romanzo pieno di sfumature che, rileggendolo, riesce ancora a farmi sognare un futuro diverso da quello attuale”.



3. Come si articola la seconda parte del libro?



Da anni porto avanti un progetto social chiamato @librisottolineati, una community dedicata agli amanti dei libri e della condivisione che ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla lettura attraverso Instagram e Facebook. Essendo una community molto seguita, in questi anni abbiamo sempre ricevuto richieste da rinomate case editrici di una collaborazione nel pubblicare un libro, ma per impegni lavorativi non abbiamo mai potuto dedicarci a questo progetto” gli fa eco Antonio Roberto, che conclude: “Durante il primo lockdown abbiamo creato un contest chiamato “Pagine da Scrivere” dove oltre 1 milione di utenti della community potevano esprimere il loro amore attraverso una frase o un aforisma pubblicandolo sui nostri canali. Grazie a questo contest e alla proposta di realizzare un romanzo da parte dalla New-Book Edizioni abbiamo fuso le due cose: da una parte abbiamo realizzando il romanzo “La storia d’amore più bella del mondo”, dall’altra abbiamo dato spazio a tanti giovani di poter pubblicare il proprio pensiero nella seconda parte del libro. Oggi “La storia d’amore più bella del mondo” non è un semplice romanzo, ma un progetto dove la realtà e la fantasia, in un periodo così buio, fanno ancora sognare un futuro inaspettato come quello del protagonista Mirko”.





5. Mi dite qualcosa su Libri Sottolineati (@librisottolineati)?



In un periodo in cui la comunicazione è immagine, Libri Sottolineati vuole ridare la giusta importanza alle parole, alla bellezza del cartaceo, e lo fa proprio attraverso le tanto amate immagini, scattate alle pagine dei libri direttamente dai followers.

L’ideatore delle pagine social @librisottolineati, Antonio Roberto, ha notato che nell’era dei social si condividono spesso frasi e citazioni di libri senza conoscerne la provenienza ed il contesto. Da questa osservazione nasce Libri Sottolineati. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla lettura e alla scoperta, utilizzando strumenti arcinoti ai giovani: Instagram, Facebook e l’aforisma.

L’autore e il titolo del libro vengono rivelati direttamente dal profilo. In questo modo il pubblico di Instagram è spinto ad approfondire il contesto e la storia che sottende a quel breve inciso che lo ha in qualche modo colpito.

Su Libri Sottolineati ogni follower può utilizzare l’hashtag #librisottolineati. In questo modo gli utenti hanno la possibilità di conoscere persone con i loro stessi interessi, di interagire tra loro e confrontarsi, utilizzando la pagina per condividere una suggestione, una sensazione, una riflessione, condensati in una manciata di parole. Parole che prendono colore. Semi neri sparsi su prati bianchi che fanno scoprire sé stessi nelle parole e nei pensieri altrui.

Una frase al giorno selezionata per ispirare, per spronare, per invitare a riflettere. Più che un profilo una vera e propria community dedicata agli amanti della lettura e della condivisione.

Questo è Libri Sottolineati: un mondo di parole e, anzi, di emozioni che accomunano le persone grazie all’uso degli hashtag, al suono di una matita che scorre tra le righe di un libro.


Commenti

  1. Non leggo molte storie d'amore però in questo giorno è bello celebrarlo

    RispondiElimina
  2. Apprezzo tantissimo le interviste, questa mi è piaciuta un sacco❤️

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Fiori di Kabul, quando un fiore cresce nella polvere

  “Sei un fiore prezioso, e i fiori preziosi non possono crescere nella polvere.” La mamma lo ripete spesso a Maryam nella polverosa Kabul, mentre tutti gli altri cercano in ogni modo di non farla sbocciare. Tutti gli altri a cominciare da suo padre, che le impedisce di imparare ad andare in bicicletta, perché “è una cosa che offende l’Islam”, se ci vanno le femmine. Ma non proprio tutti, perché c’è suo fratello che è un uomo buono, come anche il suo allenatore, e la sua migliore amica, Samira. Lei è hazara e Maryam pashtun: sono entrambe due fiori bellissimi.  “Non sapevo se fossi davvero preziosa, ma mi piaceva l’idea di essere un fiore.  Magari in un’altra vita lo ero stata veramente, un fiore che cresceva là sulla montagne, era possibile, e forse era per questo che ogni giorno desideravo essere lassù.” Montagna, senso di libertà, il vento tra i capelli e Maryam che pedala verso il suo destino con il cuore che le batte all’impazzata. Oggi, per noi in Italia, o comunque in Occid

La serie di Teresa Battaglia, una commissaria contro gli stereotipi

Mentre ce ne stiamo a rimirare i fiori, c’è qualcuno che sta attraversando l’inferno. Fiori sopra l’inferno   è il titolo del primo dei quattro libri della serie di Teresa Battaglia scritta dall’autrice friulana Ilaria Tuti e cela l’haiku del poeta giapponese Kobayashi Issa. Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno,  guardando i fiori. E questo qualcuno, che ha attraversato l’inferno, e’ l’assassino. O l’assassina. Sempre seriale. La capacità empatica di sentire il dolore nel male, mi ha fatto apprezzare il commissario Battaglia, anzi la commissaria, che è una donna e una madre anche senza avere figli biologici, per la sua innata compassione nei confronti della vita quando inerme.  Questa capacità che è poi la chiave della sensibilità, mette in crisi i confini classici del bene e del male, mostrando come a volte chi è carnefice è in primo luogo vittima. Vittima di violenza assistita o vissuta sin dall’infanzia. Questo non vuol dire che la violenza è giustificata, anzi, s

Tre albi illustrati per la "Giornata mondiale della gentilezza"

  Lo sapevate che la “Giornata mondiale della Gentilezza” è nata in Giappone?   Nello specifico, questa giornata nasce a Tokio nel 1988 con il World Kindness Movement, e presto si è diffusa in tutto il mondo. Sembra semplice, perché la gentilezza è la semplicità di un gesto fatto con dolcezza e rispetto, di un sorriso, di una carezza. Ma poi nei fatti non è affatto così semplice essere gentili.  Nella quotidianità, purtroppo, lo stress e la tecnologia non fanno che alimentare relazioni basate sulla poca attenzione e l’aggressività, anche e forse soprattutto da parte degli adulti nei confronti delle bambini e bambine che a loro volta le perpetuano a scapito degli altri bambini. La gentilezza è un esercizio di attenzione che ci rende migliori e quindi dovrebbe essere celebrata tutti i giorni, magari e perché no anche attraverso dei meravigliosi albi illustrati da leggere insieme. Ecco quelli che vi propongo oggi, a partire da destra potete vedere: Il piccolo libro della gentile