Questo libro parla a tutte le donne, perché tutte le donne in un modo o nell’altro, prima ancora di essere donne sono state figlie. Questo certo vale per tutte le persone, perché tutti in qualche modo, dal momento che veniamo al mondo siamo figli di qualcuno. Anche e soprattutto se veniamo adottati. Forse in questo caso siamo doppiamente figli. Ma non voglio divagare. Il punto per l’autrice non è affatto questo, perché benché la sua storia sia un fatto di cronaca e sia stata appunto adottata, dalle sue parole emerge chiaramente che per lei non è mai stato una questione di contrapporre la Mamma Vera a quella adottiva. Anzi. Un amore profondo e viscerale l'ha da sempre legata alla sua mamma. Un amore indissolubile così totale e totalizzante che porta per forza ad una delusione. Il fatto che mi sono chiesta leggendo i libro, dove ogni pagina, anzi ogni riga regala una poesia, è quando è possibile sganciarci dal nostro ruolo di figlie? Intervista a Mariagrazia Calandrone: 1. Leggend
Questo blog nasce dalla mia passione per scrivere e per condividere le mie letture sia per l'infanzia sia per gli adulti nella ferma convinzione che nei libri vi sia un potenziale educativo immenso. Questa passione si innesta con un'altra passione, quella per la ricerca scientifica, che trova espressione nel mio progetto “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in Consulenza Pedagogica per la disabilità e la marginalità sociale.