Albert Einstein e Marie Curie ebbero la fortuna di incontrarsi e di essere amici nei duri anni tra le due guerre mondiali.
Grazie alla potenza dell’immaginazione entrambi, ognuno nel loro campo, danno una svolta alle scoperte scientifiche del loro tempo.
Anticonformisti nella scienza, così come nella vita. Entrambi, in modi diversi ne pagano le conseguenze.
Einstein lascia la sua prima moglie Mileva Marić, che secondo alcuni studiosi avrebbe contribuito, senza peraltro che lui la riconoscesse, alla stesura della teoria della relatività.
La moglie di Einstein, anch’essa scienziata, ma troppo frustrata dalla vita che - tra maternità e l’essere donna - non le ha permesso di emergere nel maschile campo della fisica, accetta la separazione ma gli mette i figli contro, impedendogli di essere il padre che lui vorrebbe essere.
Marie Curie, nonostante un Nobel alle spalle e l’importanza delle sue scoperta in ambito chimico che la porteranno ad ottenere un secondo Nobel solo pochi anni dopo, verrà discriminata per il suo amore clandestino.
I media - modificando i fatti - arrivano a dipingerla come la "perfida ebrea straniera colpevole di aver distrutto una famiglia felice".
C’è una lettera di Einstein a Curie del 1911 in cui lui le porge tutto il suo supporto e stima a discapito dei rettili o degli “haters”.
Anche Einstein, ebreo, subirà in seguito la sua parte di discriminazione, e nel 1933 e’ costretto a trasferirsi negli Stati Uniti d'America per fuggire alle persecuzioni antisemite della Germania nazista.
Il coraggio di rischiare, di sostenere a gran voce l’impossibilità di assimilarsi e di rinunciare alla propria diversità, fanno di questi personaggi non solo dei grandi scienziati ma anche e soprattutto dei grandi essere umani.
L’esempio che possono dare ancora oggi e’ quello di lottare, sempre, per la propria dignità.
Ed è l'esempio una delle cose più importanti che possiamo dare ai nostri figli, più di tante parole. Super funzionali a tal fine le biografie illustrate di NuiNui di questa ottima qualità!!
"Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo".
-A. Einstein
A quanto pare fu proprio "la moglie di Einstein" Mileva a fare i calcoli matematici delle sue teorie. Di lui come uomo non so bene cosa pensare, trovo la sua vita personale veramente complessa e controversa. Curie mito indiscusso per me
RispondiEliminaCredo che sia sempre importante andare oltre il personaggio e saperne di più della persona per capirne meglio anche l'operato
RispondiEliminaDue grandissimi esempi di scienziati ed esseri umani che non si arrendono mai!
RispondiEliminaInteressantissimo articolo. Portare alla luce la persona al di là dello scienziato.
RispondiEliminaMa che belli questi libri! Adoro i libri di formazione per l'infanzia!
RispondiEliminaSono splendidi questi librii
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