La recita maledetta è molto più che un giallo per ragazze e ragazzi, perché è una storia di amicizia e di lotta contro il bullismo. Oggi ho il piacere di proporvi la mia intervista a Elisa Bertini, che ha scritto questo libro a quattro mani insieme a Franco Forte.
1. Come è nata questa storia?
È una storia nata diversi anni fa: tutto è partito da un racconto inizialmente uscito sul Giallo Mondadori che si aggiudicò il Premio Nebbia Gialla 2016. All’epoca i componenti della Banda degli Invisibili erano più piccoli, ed erano solo in tre (Matilde non aveva ancora fatto la sua chiassosa comparsa!), ma i ‘germi’ della storia c’erano già tutti… poi Franco (Forte, autore, editor e direttore di varie collane Mondadori tra le quali, appunto, Il Giallo Mondadori) un bel giorno mi ha proposto di farne qualcosa di più, di far evolvere insieme questa storia in una serie che potesse uscire in tutte le librerie per Mondadori Ragazzi. Così è nato il primo volume di questa serie mistery per ragazzini, dal sapore misto tra giallo e Piccoli Brividi che però, come si evince dal titolo, porta con sé un messaggio piccolo ma importante: parla della rivincita degli Invisibili, quattro ragazzini come tanti, un po’ diversi e un po’ sfigati, che passando giornalmente attraverso inadeguatezza, bullismo e invisibilità sociale finiscono per far tesoro della loro diversità facendola risorsa.
2. Chi sono gli invisibili, o meglio la banda degli invisibili protagonisti della storia?
Sono quattro amici che condividono la passione per i misteri e l’investigazione (e che cercano di diventare famosi attraverso il loro canale Youtube, “Gli Investigatori Invisibili”, che purtroppo però rimane sempre fisso a 17 iscritti) ma allo stesso tempo ognuno di loro è diverso dall’altro: c’è Lucia, che è carina ma ancora poco consapevole di esserlo, anche se compensa le sue insicurezze con il piglio guerriero e una notevole dose di sarcasmo; c’è Matteo, che non sta mai zitto e ama recitare – anche se come attore è un po’ scarsino – ed è il tipico nerd; c’è Edo, il “grande” del gruppo, che ama la scienza e lo sport, passioni contrastanti come i suoi dubbi sul futuro: è ancora un bambino o deve comportarsi da adulto? E infine Matilde, la cugina di Lucia, piccola e un po’ cicciottella, che mangia merendine a tutte le ore attirando su di sé le prese in giro dei bulletti della scuola… e non dimentichiamo Mr Flint, il mitico furetto della Banda: è molto intelligente e ben addestrato, ma attenzione, quando si emoziona troppo spara puzzette a raffica!
3. Qual è il messaggio del libro? Chi è la lettrice o il lettore ideale a cui vorresti arrivasse questo messaggio?
Come dicevo sopra, trattandosi di una serie mistery, in primis la sua ‘funzione’ è quella di far divertire e di far vivere avventure ai ragazzi insieme ai protagonisti; ma, allo stesso tempo, l’intenzione è quella di far passare tra le pagine tutta l’importanza del messaggio della ‘Rivincita degli Invisibili’… è come se la Banda dicesse ai tanti coetanei là fuori: “Ehi, essere diversi non vuol dire essere sfigati (anche se i bulli ti chiamano così) anzi, questa diversità può diventare qualcosa di speciale, se hai il coraggio di crederci fino in fondo!”
4. Qual è il tuo personaggio preferito è perché?
È Matteo, perché per tanti versi un po’ mi somiglia… è un vulcano di idee e non ha paura di portarle avanti checché ne pensi la gente, ma allo stesso tempo non va allo sbaraglio, ma studia con serietà ogni ‘mossa’: dopotutto, se non mi fossi comportata così anche io ora non sarei qui a rispondere a queste domande. Quando da ragazzina dicevo che da grande volevo fare la scrittrice, il 99% dei conoscenti pensava fosse solo un sogno passeggero e irrealizzabile, del tipo ‘da grande voglio fare l’astronauta’… ora, a 32 anni, lavoro come giornalista per un quotidiano regionale e come autrice per Mondadori e altri editori, facendo della scrittura a tutto tondo quello che mi dà da mangiare… inutile dire che sono molto felice di dire che quel 99% si sbagliava di grosso!
Scarica qui il kit per la valigetta del perfetto investigatore!
Adoro questa storia e anche l’intervista
RispondiEliminaLe interviste con le autrici aiutano sempre a capire meglio l'opera. Questa poi sembra proprio il genere che leggo io
RispondiEliminaCarinissimo questo genere di libro. Mi ricordo che da piccola amavo i gialli e i thriller per ragazzi
RispondiEliminaMi piacciono le domande che hai posto, adoro il genere
RispondiEliminaNon conoscevo questi libri ma sembrano molto belli
RispondiEliminaNon mi conoscevo ma sembrano molto interessanti
RispondiEliminaLo sto aspettando anche io! Non vedo l’ora!
RispondiEliminaMi ispira tanto questo libro, adoro questo tipo di storie e le interviste agli autori aiutano sempre a capirle e conoscerle meglio!
RispondiEliminaChe bella proposta! Mi piacciono le domande che hai posto all'autrice, molto interessante!
RispondiEliminaUna bella lettura da proporre ai bambini
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