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L'enciclopedia degli amici immaginari, intervista a Bimba Landmann


Con i bambini ho letto ripetute volte l'albo illustrato L'enciclopedia degli amici immaginari di Bimba Landmann pubblicato da Camelozampa. E' un albo davvero particolare e io mi sono interessata e devo dire che mi ha proprio chiamata come spesso succede con i libri, proprio perchè Bianca - la mia figlia più piccola di tre anni - ha più amici immaginari e spesso le conversazioni con sua sorella Dafne e suo fratello Leone vertono intorno a questo tema. Allora ci ritroviamo a tavola e  mi accorgo che stiamo tutti parlando dei nostri amici immaginari. 


L'idea geniale di Bimba Landmann è stata non solo quella di scriverci un libro, ma di renderli proprio simbolo del processo creativo non solo dei bambini, ma in generale dell'arte. Quindi oltre al libro, potrete visitare grazie a lei anche un Museo degli amici immaginari, ma leggete l'intervista per scoprirne di più. 


1. Come è nata l’idea di un’enciclopedia  degli amici immaginari?


Avevo avuto l'embrione di questa idea 4 anni fa, poi era rimasta all'oscuro a sedimentare. Proprio in questo libro ho cercato di esplorare i luoghi della Creatività: “dove nascono le idee? Come funziona la Creazione? Come funziona il processo creativo?” Ho studiato molto questo argomento e ho scoperto che non ne sappiamo quasi nulla. Quei luoghi sono avvolti dal Mistero, sono impalpabili, sottilissimi, eppure potenti e in grado di muoverci attraverso grandi imprese.


Penso che la Creatività ci attraversi, come ci attraversa la Vita, e sono certa che tutti possiamo accedere a quei Luoghi di'Incanto e di Magia.




2. Perché ci sono anche i nemici immaginari? Si nascondono tra gli amici?


Gli amici immaginari vogliono il nostro bene, ci aiutano, ci assistono, ci incoraggiano sempre e mai ci tradiscono!

Invece i nemici immaginari no!  Succede spesso che la loro voce stridula ci ostacoli nelle nostre imprese. Anche da adulti abbiamo sempre a che fare con i nemici interiori: "non fare questa cosa...ti verrà male! Lascia perdere. Non ne sei capace. Non te lo meriti!” I nemici immaginari vanno riconosciuti come falsi amici! E soprattutto vanno tenuti a bada.







3. Il mondo degli amici immaginari e’ separato o è tra di noi?


Mondo fuori e Mondo dentro si mischiano, si alimentano, si mescolano. La Creatività non è solo un bel dono da custodire sul tavolo da disegno. E’ un modo di guardare il mondo: da sopra da sotto, dai lati, è un modo di essere diversi dalla voce del coro,  è un tocco leggero e fantasioso per risolvere i problemi. Insomma è una ricchezza per il mondo intero.

Da dentro a fuori.



4. Ci racconta qualcosa sul sito che ha creato, sul museo degli amici immaginari ? 


Mi sono chiesta: “sarà mai esistito un amico immaginario uguale a un altro?” E ho capito che no, ogni amico immaginario è la libera creazione di un bambino: il bambino crea l'aspetto, il carattere, l'interiorità, la storia del suo amico immaginario. Una vera opera d'Arte!

E così ho proposto all'Editore Camelozampa di costruire un vero Museo dove raccogliere tutti questi amici immaginari di tutto il mondo! Ogni bambino può disegnare il suo amico ( o costruirlo e poi fotografarlo) inserire una breve descrizione, il nome e caricarlo sul sito: e dopo qualche giorno apparirà nel Museo! Sono molto felice di questo progetto perché gli amici che stanno arrivando 

mi confermano l'intuizione che avevo avuto; ogni amico è mondo intero!



 

5. Quando un pupazzo di pezza, un cuscino o la classica copertina di Linus diventano amici immaginari?


Quando si è bambini, e si hanno occhi magici, visioni del mondo incantate,  e quando  nel petto batte un Cuore Creatore.


Commenti

  1. Anche io da bambina avevo un amico immaginario, con cui "ho aperto" prima un negozio di fiori e poi una mostra 😂

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  2. L'idea è davvero bella, adoro gli albi illustrati e l'argomento è dolcissimo

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  3. Non ne ho mai avuto uno ma nel mio lavoro ho conosciuto tanti bambini che lo avevano 😍

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  4. Io parlavo sempre con Giulio, il mio bambolotto ❤️

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  5. Bellissimo quello che è stato detto sui nemico immaginari. Se gli amici immaginari a un certo punto ci lasciano camminare con le nostre gambe e se ne vanno, i nemici immaginari a volte ci perseguitano fino all'età adulta

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