“Che cos’è che fa battere il cuore di Frida? L’arte, l’amore e gli occhi puntati sul suo giardino. Dalla finestra della camera, che a volte si trasforma in un letargo di silenzio e tristezza, penetra il riflesso delle fronde degli alberi che sono in grado di farle ritrovare il buonumore. I colori vivaci e il profumo dei fiori riempiono la sua vita, scacciando le ombre dei fantasmi.”
Inizia così il percorso tematico e cronologico alla scoperta della natura rigenerante e rigogliosa che arricchisce la vita della pittrice messicana. L’obiettivo dell’Erbario di Frida Kahlo è quello di avvicinare le bambine e i bambini alla sua arte, con un focus su alcuni dei fiori e delle piante presenti nei quadri.
Un libro su Frida che non sia una biografia è sicuramente una sfida. La famosa pittrice messicana lungo tutta la sua carriera artistica ha tracciato un’autobiografia di se stessa, utilizzando l’autoritratto come elemento fondamentale per raccontarsi.
Accanto alla sua immagine vi sono anche la flora e la fauna tipiche del Messico, che si stagliano sullo sfondo come elementi complementari ai suoi autoritratti oppure diventando quadri a sé stanti. Questi ultimi, generalmente sono meno conosciuti, ma non per questo meno d’impatto. Nature morte, che per lei sono vive. Ed è proprio a partire da tali quadri che questo libro vuole narrare una storia, la storia di Frida, certo, ma anche delle sue piante e del suo giardino circondato da pitahaya, dhalie, girasoli, papaya, alberi da frutto e infinite varietà di cactus.
La botanica è cura per l’anima, tiene lontani i cattivi pensieri. Un libro ambientato nel Messico vissuto da Frida Kahlo che si rivela molto attuale, concentrandosi sull’importanza della natura nelle nostre vite e di come essa possa essere salvifica se ce ne riconosciamo parte intrinseca e imprescindibile.
Che libro speciale, un piacere leggerlo !
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