In un mondo governato dalle donne ci sarebbe la pace? Secondo la proto-femminista indiana Begum Rokeya le donne non userebbero mai le armi. Per Mario Lodi, la fantasia dei bambini, la semplicità dei contadini ha la meglio sull’avidità e l’arroganza di ricchi e sapienti. E l’unica vittoria possibile è quella contro la guerra. Gianni Rodari, profeticamente pensa alla luna di Kiev che è uguale a quella di Roma, i bambini lo sanno.
Tutto ha inizio con la dea greca della pace Irene che quando riusciva a scongiurare la guerra riceveva dalla dea dell'amore Afrodite le colombe con un ramoscello d'ulivo nel becco.
Il sogno della pace, Begum Rokeya
La pace è un sogno, realizzabile. Grazie al cervello e alla non-violenza come ci ha dimostrato Gandhi; di certo non grazie alle armi, come ha scritto la pioniera del pensiero femminista in India Begum Rokeya nel 1905, in questo libro illustrato che Donzelli editore ci regala in questa nuova e meravigliosa edizione italiana.
Frutti di fico, melograno, ulivi, iris e rose sembrano fare capolino dalle pagine di questo volumetto in cui sono le donne a comandare e non più gli uomini, che si occupano ora della cucina e dei bambini in un nuovo sistema del “murdana” anziché della zenana. Contestualmente la zenana si riferiva alla zona del palazzo, in cui venivano rinchiuse le donne di famiglie indù o musulmane aderenti alla purdah (la pratica che vieta agli uomini di vedere le donne). Ora invece, nell’utopico Paese delle donne, sono scienziate che dirigono l’Università e proprio grazie alla scienza sono riuscite a risollevare tanto la loro condizione tanto quella della loro terra.
“Tu stessa puoi vedere laggiù la grande mongolfiera con le pompe dell’acqua attaccate. In questo modo riusciamo ad estrarre tutta l’acqua che ci serve. Nè abbiamo mai problemi di inondazioni o di temporali. Ci diamo tutte molto da fare a domare la natura. Non abbiamo tempo per litigare tra noi, dal momento che non ce ne stiamo mai sedute con le mani in mano. La nostra nobile Regina ha una passione sfrenata per la botanica; la sua aspirazione è trasformare tutto il paese in un enorme giardino.”
Il principio di un mondo nuovo, Mario Lodi
Una raccolta di racconti del grande pedagogista Mario Lodi, di cui quest’anno si celebra il Centenario. Le illustrazioni di Andrea Antinori sono bellissime e fanno sognare così come i testi, che permettono anche di riflettere e tanto, mettendoci davanti, attraverso lo sguardo ingenuo dei bambini, le assurdità della nostra società spesso basata sull’utile ela convenienza personale.
“Ragazzi, il mio tempo e’ finito” disse la voce, “la mia immagine ricorda battaglie e guerre, e oggi quest’idea e‘ pericolosa perché se viene la guerra non ci sarà più vittoria,” si lamenta la vittoria alata che vuole fuggire dal museo in cui è conservata.
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