Oggi vi voglio parlare di una nuova realtà editoriale, ovvero Romanzi.it, una start up innovativa fondata nell’aprile 2021 per lanciare la prima box italiana dedicata alla narrativa.
Ho l’occasione di fare un intervista qui sul mio blog a Nicola uno dei fondatori di questa realtà, nonché appassionato lettore.
Ho avuto il piacere di ricevere e leggere la box numero 10 dedicata alla casa editrice indipendente Black Coffee, che pubblica narrativa americana. La box contiene tre libri (Ruthie Fear, Last Taxi Driver, Qualcosa di nuovo sotto il sole), un taccuino, una matita per prendere appunti, un segnalibro, una rivista letteraria (sempre diversa a ogni uscita) in edizione speciale e il magazine Blurb! che racconta ai lettori la casa editrice e la rivista protagoniste della box.
1. Come è nato il progetto? Quale è il vostro obiettivo è che cosa volete offrire al vostro pubblico?
Abbiamo iniziato a sviluppare il progetto nell’estate del 2020, durante il periodo di lockdown. Inizialmente con Massimo stavamo lavorando a un’idea embrionale del progetto che poi assieme a Laura ed Enrico abbiamo perfezionato in tutti i suoi aspetti e ad aprile 2021 abbiamo lanciato ufficialmente Romanzi.it. Da appassionati lettori volevamo realizzare qualcosa di utile e originale in campo editoriale e Massimo, che è anche uno scrittore e ha avuto la possibilità di approfondire le dinamiche di questo settore, ci ha aperto gli occhi su una serie di problematiche che condizionano il mercato dei libri come il modello distributivo e il meccanismo del conto vendita che tiene gli editori, soprattutto gli indipendenti, in una costante condizione di debito generando l'attuale sovrapproduzione (in Italia parliamo di circa 230 nuovi titoli al giorno!) a discapito in primis della qualità. Volevamo quindi dare vita a un nuovo servizio che potesse aiutare i lettori a orientarsi tra le centinaia di editori e le migliaia di titoli pubblicati ogni anno e, allo stesso tempo, sostenere le case editrici e le librerie indipendenti che con la loro preziosa consulenza ci aiutano nella selezione di quelli che ormai chiamiamo affettuosamente “beautiful losers”, romanzi straordinari che, per vari motivi legati anche alle già citate storture del mercato, non hanno avuto la forza di raggiungere il pubblico che meritano.
2. Come nasce una box ? Viene prediletto un tema o il filo conduttore è una determinata casa editrice indipendente?
Attualmente la nostra linea di box “a sorpresa" dedicata alle case editrici indipendenti si basa su un’accurata selezione che viene fatta in collaborazione con un gruppo di librerie in tutta Italia. Sono libraie e librai indipendenti con grande esperienza e competenza che ci consigliano sia le case editrici più meritevoli, sia i migliori titoli dal loro catalogo. Alle librerie lasciamo la massima libertà di voto, dando solo due indicazioni generali: la prima è che i titoli siano ancora presenti nel catalogo dell’editore e la seconda è di escludere dalla selezione i titoli che sono già stati dei bestseller. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di portare ai lettori romanzi bellissimi che non abbiano ancora raggiunto una grande diffusione.
Mentre in primavera, mi piace dare questa anticipazione alle lettrici del tuo blog, lanceremo una nuova linea di "box tematiche” che conterranno una selezione di titoli curata come sempre dalle librerie ma che non saranno a sorpresa e spazieranno tra argomenti di interesse generale, società e attualità. Un nuovo viaggio letterario che non vediamo l’ora di cominciare!
3. Finora avete già “dato alla luce” 11 box… Secondo te quale è stata quella più apprezzata dalle lettrici e lettori e perché?
Questa è una domanda che mi mette in difficoltà perché, come puoi immaginare, siamo molto affezionati a tutte le nostre box perché ciascuna ha qualcosa di unico rispetto alle altre. Se devo citarne qualcuna ti direi la prima “storica” box dedicata a Keller editore con la quale abbiamo lanciato il nostro servizio e che ci ha permesso di ricevere fin da subito una grande attenzione da parte del pubblico. Poi ti direi quella di Edizioni di Atlantide che è stata la prima box ad andare esaurita e, più di recente, quelle di Iperborea ed Edizioni Black Coffee che continuano a ricevere molte richieste anche per la loro bellissima veste grafica curata come sempre dal nostro art director Enrico.
4. Parlaci dei gadget che aggiungete nelle box ai libri e soprattutto delle riviste letterarie. In base a cosa vengono scelti?
Il gadget è quel piccolo quid in più che mettiamo nelle box per arricchire l'effetto sorpresa e, solitamente, scegliamo prodotti a tema letterario che possano anche essere utili per chi ama leggere e scrivere come il taccuino e la matita della box 10.
Quello delle riviste letterarie è un mondo di talento e passione che fin dall’inizio abbiamo voluto valorizzare e far scoprire al nostro pubblico. Sono progetti editoriali, spesso curati da giovani, che scandagliano l'oceano degli aspiranti scrittori alla ricerca di qualità e originalità, a volte arrivando a scoprire e pubblicare futuri scrittori di successo. Le riviste delle nostre box vengono selezionate grazie alla competenza in materia di Michele Crescenzo che da anni cura la pagina Facebook “Ti ho rivista” nella quale racconta le riviste più interessanti del panorama italiano. In ogni box ne inseriamo una diversa che stampiamo in edizione speciale con una raccolta dei migliori racconti che la rivista ha pubblicato nel tempo.
5. Prossimi progetti o sogni nel cassetto?
Uno dei prossimi progetti è legato proprio alle riviste letterarie. In collaborazione con sette di loro, infatti, abbiamo sviluppato un progetto che vedrà nel prossimo mese di maggio la pubblicazione di una raccolta di racconti e illustrazioni unica nel suo genere che presenteremo assieme al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino. Il secondo riguarda invece le nostre box perché, come ti dicevo prima, in primavera lanceremo la nuova linea di box tematiche che aprirà alle lettrici e ai lettori nuovi affascinanti orizzonti letterari che ognuno potrà esplorare in base alle proprie preferenze. Il sogno nel cassetto è quello di riuscire ad avvicinare sempre più persone alla lettura e farle leggere meglio, anche portando i libri al di fuori dei soliti luoghi preposti, perché come ha scritto J.K. Rowling “If you don’t like to read, you haven’t found the right book”.
Commenti
Posta un commento