Ho incontrato Damiano alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, per la presentazione del suo libro Come in cielo, ed è stata per me anche un’occasione per andare finalmente a vedere la libreria, che effettivamente merita. Dopo esserci presentati, ci racconta di essere originario di Palestrina, in Lazio, ma aggiungendo subito “ la Sicilia è un po’ la mia seconda casa…”
Questo grazie alla fidanzata siciliana, che l’ha portato a passare le vacanze estive in un “luogo incredibile alle appendici dell’Etna”. Il paesino nel libro e’ Badia, nella realtà Gravina di Catania. “Un luogo”, continua Damiano, “in cui si vive una vita quasi anni ‘60, che ricorda un po’ Comizio d’amore di Pasolini e le sue ambientazioni in bianco e nero.”
Dal balconcino della sua casa, Damiano osserva questa villa antica di una ricca famiglia locale. A me, da come lo ha raccontato, ha subito fatto venire in mente il
“Grande gatsby” in Sicilia. Qualcuno che osserva da lontano, ma non troppo, una villa magnifica e le feste ancora più sfarzose che si svolgono al suo interno. Ma qui, rispetto a Long Island, siamo al limite del chic: sfarzo performativo, inni melodici - Gianni Vezzosi ( io non lo conoscevo, ma a quanto pare e’ famosissimo) chiamato a cantare dal vivo - fuochi d’artificio, abiti sgargianti …
"Da queste parti tutti conoscono la Villa di Zu Pippo. Ogni notte caravona di macchine sportive risalgono i tornanti illuminati dai fuochi d'artificio, e dalle finestre delle case popolari i bambini si affacciano per salutare la parata. Volti giovani e tatuati contraccambiano dalle auto con un sorriso di denti neri e, dopo aver alzato la musica, omaggiano il pubblico con una potente sgasata."
Dal balconcino della sua casa, Damiano vede un ragazzo, Salvatore, un membro della famiglia della villa, che non partecipa mai alla festa, ma si accontenta di guardarla da dietro alla siepe in giardino. Salvatore preferisce vivere la felicità degli altri.
Come ci spiega Damiano questa del ragazzo autistico che cerca in ogni modo la felicità e’ l’immagine da cui è scaturita la sua storia. Il nucleo poetico, l’urgenza - per rispondere alla domanda che gli ha posto durante la presentazione Veronica Lucchesi, de la Rappresentante di lista) da cui è nato il suo libro.
Poi ci invita ad andare a pagina 17 li si trova già la fine, ma con evidente formazione classica Damiano fa riferiemento alla tragedia greca e in particolare all'Edipo di Sofocle: noi sappiamo tutti come andrà a finire, ma l'importante non è il finale, ma come ci si arriva. Quindi lo scrittore-sceneggiatore, è come se decostruisse una storia, mostrandoci quasi il processo creativo che ne è alla base.
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