Oggi vi presento Marco Ghidelli, che ho avuto il piacere di intervistare in occasione delle ultime belle uscite della casa editrice tedesca RAUM Italic, distribuita in Italia da Corraini Edizioni. Sono felice di farvela conoscere, perché è davvero una realtà editoriale molto interessante e per me imperdibile!
1. Marco, puoi raccontarci chi siete e come è nata l’idea di RAUM Italic, la vostra casa editrice?
Inizierei con una piccola premessa perché immagino che la maggior parte delle persone non conoscano il nostro lavoro. RAUM Italic è una casa editrice indipendente e studio grafico specializzato il progetti editoriale con sede a Berlino. Barbara Gizzi (mia collega e compagna) ed io abbiamo fondato RAUM Italic nel 2012 quando ci siamo trasferiti in Germania.
Prima di iniziare il nostro lavoro come editori indipendenti abbiamo lavorato entrambi presso Corraini Edizioni a Mantova per diversi anni. A Corraini dobbiamo molta della nostra esperienza e della nostra formazione e con loro continuiamo a lavorare anche oggi a stretto contatto. Dopo questi intensi anni di lavoro in Italia abbiamo maturato il desiderio di provare a fare qualche cosa di “nostro” e abbiamo deciso di trasferirci a Berlino per fondare la nostra piccola azienda.
2. Quale è la vostra filosofia e come scegliete i progetti editoriali da pubblicare?
Selezioniamo sempre con molta cura i libri che decidiamo di pubblicare, anche perché come casa editrice indipendente riusciamo a pubblicare circa una decina di novità all’anno (più le ristampe dei titoli già in catalogo). Non c’è una vera e propria regola per la scelta dei libri, a volte ci arrivano progetti già completi, a volte siamo noi a proporre un tema che ci sta particolarmente a cuore a un autore o autrice.
In linea di massima cerchiamo di pubblicare libri che abbiano un messaggio da trasmettere (ma senza per forza arrivare a una morale), ma anche l’ironia e la fantasia sono aspetti fondamentali.
3. Come è nata la vostra passione per i libri? O meglio i libri illustrati?
In realtà sia io sia Barbara venivamo da un percorso di studi non indirizzato nello specifico nel campo editoriale (Barbara ha studiato design industriale al politecnico di Milano mentre io scienze politiche a Bologna). Appena terminati gli studi abbiamo iniziato a lavorare per Corraini Edizioni e lì ci siamo appassionati al mondo dell’editoria (non solo quello per bambini a dire il vero) e abbiamo imparato buona parte delle cose che sappiamo su questo lavoro.
4. Perché Berlino?
Quando abbiamo deciso che era arrivato il momento di proseguire il nostro percorso per una nostra strada ci siamo chiesti quale potesse essere il posto giusto per farlo. Berlino ci è sempre piaciuta molto e la frequentavamo da diversi anni, è una città intrigante, piena di storia e molto viva.
In più Berlino dieci anni fa era ancora una città abbastanza economica dove si potevano intraprendere progetti nuovi senza avere enormi capitali alle spalle. In questi anni è la città è cambiata molto, soprattutto sotto il peso della pandemia e di tutte le cose successe dopo (ma credo che questo abbia cambiato molto tutte le città). In ogni caso il clima multiculturale della città è ancora molto stimolante e qui è cresciuta anche la nostra famiglia.
5. Come funziona la collaborazione con Corraini
A Corraini ci lega, oltre a un rapporto di lavoro, anche una profonda stima e amicizia. Con loro abbiamo sempre lavorato fin dagli inizi, prima come dipendenti e poi come collaboratori esterni. Oggi Corraini distribuisce i nostri libri in Italia e nel mondo e noi gestiamo la distribuzione dei libri Corraini in Germania. Oltre a questo continuiamo a collaborare anche sotto altri aspetti (ad esempio come studio grafico).
6. I vostri libri sono piccole opere d’arte… quanto è importante l’arte nel mondo di oggi?
Non saprei bene dire se i nostri libri sono delle opere d’arte! Devo dire che oggi si trovano molti libri per bambini molto curati e benfatti. Noi cerchiamo di mettere sempre molta cura in tutti i nostri progetti e speriamo sempre che tutte le persone coinvolte nella creazione del libro siano soddisfatte e contente del progetto. Mi piace pensare che il successo di un libro non si misuri solo con le vendite ma anche con la qualità dei rapporti tra tutti noi e la passione che ci lega attorno a un progetto.
L’arte in generale ha un ruolo molto importante nel mondo di oggi (devo dire non sempre sufficientemente riconosciuto a mio parere), soprattutto dal momento in cui la nostra quotidianità è sempre più intrisa di tecnologia (che di per sé non è un male, ma non andrebbe usata con troppa leggerezza) l’arte aiuta a mantenere una visione aperta e a stimolare la fantasia.
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