“Krishna, che Arjuna conosceva solo come auriga del carro possedeva un aspetto universale, che Arjuna un giorno riuscì a vedere. Quel giorno vide la Verità. Ecco, io ho visto il tuo aspetto universale nella mia patria. Il Gange e il Brahmaputra sono le catene d’oro che avvolgi intorno al tuo collo; nelle foreste che bordano le rive distanti, oltre le acque scure del fiume, ho visto le tue ciglia scure di kohl; nelle pieghe del tuo sari giocano luci e ombra come vento tra gli steli del grano; e il calore dell’estate che tramortisce il cielo come un leone assetato nel deserto non altro che il tuo crudele splendore.” Quando un’opera scavalca i confini dello spazio e del tempo e giunge a noi in tutta la sua attualità dirompente, allora abbiamo davanti un’opera d’arte, allora stiamo leggendo un classico. Tanto più se ogni frase è in realtà poesia. Rabindranath Tagore, primo scrittore non europeo a ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1913, ci ha lascia
Questo blog nasce dalla mia passione per scrivere e per condividere le mie letture sia per l'infanzia sia per gli adulti nella ferma convinzione che nei libri vi sia un potenziale educativo immenso. Questa passione si innesta con un'altra passione, quella per la ricerca scientifica, che trova espressione nel mio progetto “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in Consulenza Pedagogica per la disabilità e la marginalità sociale.