Librerie, biblioteche, caffè letterari, mercatini di libri antichi e vintage, sono per me luoghi incantati. Quando viaggio non posso fare a meno di visitarli e passarci del tempo. Luoghi che mi catturano e mi trasportano fuori dal tempo come stare tra le pagine di un libro o nell’abbraccio della persona che amo, per parafrasare Walt Whitman. E poi i libri che salvano, che bramo, come dice Kafka, “non esattamente di possederli o di leggerli, quanto di vederli, di sincerarmi della loro esistenza nella vetrina di un librario.” Allora mi ritrovo a Parigi, davanti alla libreria Shakespeare&Co, che è anche il titolo di un libro in cui Sylvia Beach, la proprietaria, narra la sua storia e di come sia stata la prima a voler pubblicare James Joyce e la sua Odissea. E sono dentro alla libreria, con in testa il mattoncino di Joyce che mi aspetta sul comodino, e qualcuno suona divinamente il pianoforte mentre mia figlia accarezza il gatto lettore e poi mi guardo intorno e c’è l’ultima copia in
Questo blog nasce dalla mia passione per scrivere e per condividere le mie letture sia per l'infanzia sia per gli adulti nella ferma convinzione che nei libri vi sia un potenziale educativo immenso. Questa passione si innesta con un'altra passione, quella per la ricerca scientifica, che trova espressione nel mio progetto “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in Consulenza Pedagogica per la disabilità e la marginalità sociale.