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Visualizzazione dei post con l'etichetta genitorialità albi illustrati

Tre albi illustrati per la "Giornata mondiale della gentilezza"

  Lo sapevate che la “Giornata mondiale della Gentilezza” è nata in Giappone?   Nello specifico, questa giornata nasce a Tokio nel 1988 con il World Kindness Movement, e presto si è diffusa in tutto il mondo. Sembra semplice, perché la gentilezza è la semplicità di un gesto fatto con dolcezza e rispetto, di un sorriso, di una carezza. Ma poi nei fatti non è affatto così semplice essere gentili.  Nella quotidianità, purtroppo, lo stress e la tecnologia non fanno che alimentare relazioni basate sulla poca attenzione e l’aggressività, anche e forse soprattutto da parte degli adulti nei confronti delle bambini e bambine che a loro volta le perpetuano a scapito degli altri bambini. La gentilezza è un esercizio di attenzione che ci rende migliori e quindi dovrebbe essere celebrata tutti i giorni, magari e perché no anche attraverso dei meravigliosi albi illustrati da leggere insieme. Ecco quelli che vi propongo oggi, a partire da destra potete vedere: Il piccolo libro della gentile

Intervista a Martina Pellegrini, MIMebù

L’intervista è incentrata sul ruolo e la potenzialità che hanno le immagini o le illustrazioni nelle diverse pubblicazioni letterarie rivolte alla prima infanzia, quindi alla fascia d’età dei bambini che va dai due ai sei anni. Nella convinzione che la lettura e, nello specifico la lettura correlata da immagini, sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini di tale fascia d’età - considerata unanimemente dai ricercatori a partire da Piaget e Bruner  “periodo della padronanza dei simboli”- , si prendono in considerazione i seguenti ambiti letterari: pubblicazioni sul mito, le fiabe, gli albi illustrati e le pubblicazioni scientifiche.  Nello specifico, si vuole indagare quanto sia importante la scelta delle immagini per veicolare determinati valori, primo fra tutti quello della differenza sia di genere sia etnica.  Le domande di seguito elencate sono quindi relative al mio progetto di tesi “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in

INTERVISTA A DONATELLA CAIONE: SONO IO MATILDA EDITRICE

Così mi ha risposto al telefono Donatella Caione, quando ci siamo sentite per parlare dei suoi libri e quando le ho proposto di fare questa intervista, che potete ora leggere per intero.  Ciao Donatella, per prima cosa volevo chiederti di dirci qualcosa su di te, o meglio ciò che ritieni importante farci sapere, visto che sul sito della casa editrice al posto della voce “Chi siamo” troviamo la voce “Chi siete”, e l’attenzione viene spostata su noi lettrici e lettori. Sono mamma, donna impegnata nel volontariato contro la violenza di genere, editrice per passione... e anche agricoltora! Credo nell'importanza della letteratura per l'infanzia per favorire il pensiero libero, non stereotipato, aperto agli altri e altre. Nel panorama dell’editoria italiana sei stata tra i primi ad occuparti di temi forti relativi all’educazione alla diversità, a pubblicare dei libri per parlare ai bambini della morte, o dell'abuso o della paura. Come si sa affrontare questi temi