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Visualizzazione dei post con l'etichetta pedagogia

Intervista a Luca Tortolini, autore di libri per bambini

Tra i libri che preferisco della nostra libreria ci sono proprio quelli scritti da Luca Tortolini, che oggi ho il piacere di intervistare sulle sue ultime uscite. Domande su  La vera storia della strega cattiva , Terre di mezzo 1. Uno degli albi che mi è piaciuto di più tra le tue ultime pubblicazioni è La vera storia della strega cattiva , un libro davvero coraggioso con un messaggio forte. Come è nato? Credo che il motivo sia tutto nella fascinazione che ha avuto e ha su di me la fiaba dei Grimm Hansel e Gretel . Mi sono fatto molte domande su chi era la Strega cattiva, sul suo passato, sulla sua vita, e forse il racconto è una possibile risposta alle domande che mi sono fatto, anche se il racconto non dà risposte, credo che ponga molte domande alla fine della lettura. 2.  A essere sincera la cosa che più mi ha colpito di questo libro è stata la reazione delle bambine e dei bambini alla lettura. Leggendo il libro ad alta voce non solo ai miei figli, ma anche in altre occasioni di lab

Intervista a Francesca Archinto, fondatrice BabaLibri

Intervista sul ruolo delle immagini nelle pubblicazioni rivolte alla prima infanzia ai fini di una pedagogia inclusiva Oggi ho l'onore di presentarvi un'intervista a una persona speciale, Francesca Archinto, relativa ad alcune scelte editoriali della   nota casa editrice BabaLibri. Non deve stupire che secondo Francesca sia il linguaggio delle emozioni ad essere quello privilegiato per arrivare al cuore dei bambini e così, io spero vivamente, a quello degli adulti che se ne occupano.  Il classico di Leo Lionni è secondo me l'esempio per eccellenza della potenzialtià dell'albo illustrato (picutre book) che coniugando il linguaggio verbale e quello visuale riesce a veicolare valori importantissimi come quelli dell'importanza dell'accoglienza della diversità e dell'amicizia. 1. Quale è la percentuale di libri che sensibilizza al tema della differenza sulla totalità delle vostre pubblicazioni indirizzate alla prima infanzia (2-6 anni)? È difficile rispondere a q

US - ALLE RADICI DELLA DEVIANZA

“Noi siamo tutti, e sempre, immersi nel pericoloso fiume della vita.  Nessuno di noi, per il fatto stesso di essere un sistema vivente,                                         sta a riva. La duplice domanda è:  - Quanto è pericoloso questo fiume? - Quanto bene sappiamo nuotare?”   (Antonovsky, 1987) In uno degli esami dati per la mia seconda laurea in Pedagogia Speciale (per la disabilità e la marginalità sociale), nelle specifico l’esame di “Personalità e devianza”, ho potuto apprendere come gli studi attuali tendano a definire le problematiche adolescenziali non più come comportamenti devianti o problematici, bensì come comportamenti a rischio. Questo significa che l’attenzione è rivolta alla persona, o meglio all’adolescente soggetto dell’azione,  piuttosto che alla società e ai potenziali danni o disagi che un determinato comportamento possa causare alla stessa. Ci si sposta dunque dalla considerazione di forme di rischio più legate a condotte esteriori (estern