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London Blood, recensione e intervista all'autrice

Quando l’autrice mi ha contattato per chiedermi di leggere il suo libro,  London Blood , mi ha detto che si trattava di un thriller, il cui tema principale era quello della genitorialità. Ovviamente mi ha subito incuriosito. Adesso devo dire che tra tutti i temi che tratta, c’è sì quello del rapporto genitori-figli soprattutto in adolescenza, ma anche il tema che ultimamente mi affascina di più, vale a dire quello del lato oscuro del femminile.   La protagonista, Gillian, non è semplicemente una ragazza in conflitto con il proprio padre, ma è anche Litio. Nel senso che dentro Gillian-Litio c’è questa presenza oscura, una sorta di voce  della coscienza, acquattata e nascosta dentro di lei e sempre pronta a prendere il controllo.  “Perché Litio?” “Litio esprime i pensieri di Gillian senza il filtro delle convenzioni sociali e senza preoccuparsi delle conseguenze, dato che è confinata nella testa di Gillian. Altre volte, Litio esprime le paure, il senso di inferiorità e inadeguatezza

La figlia della lupa, intervista all'autrice Barbara Aversa

Un thriller familiare al femminile che unisce due epoche storiche, che abbracciano quasi un secolo di storia della nostra Italia. Dal 1949 di Giuditta e Liliana al 2018 di Eva, Luen, e Maggie. L’Italia dell’entroterra laziale, dei paesini di campagna arroccati sulle colline, e poi della Roma dei giorni nostri. L’omertà dei paesini, la povertà, che scandisce il tempo lento delle persone che li abitano dove solo l’autenticità delle relazioni umane può offrire una via d’uscita dalla disperazione che aleggia sulla miseria della quotidianità. Una quotidianità in cui prevale quell’atmosfera maligna del vicinato invidioso di tutto ciò che il singolo riesce a raggiungere grazie a predisposizioni o qualità personali e allora questa autenticità tarda ad arrivare. Può essere l’autenticità dell’amore, di un primo vero amore tra uomo e donna se solo non ci fossero troppi interessi che gravitano intorno ad un matrimonio, almeno in passato, o meglio l’autenticità dell’amicizia tra donne, l’unica capa